Nell'approfondimento giornalistico 'POST' in onda subito dopo il TG di TV2000, Fabio Bolzetta racconta la storia di un uomo che ha lasciato tutto per scoprirsi missionario nella sua città, nel silenzio della quotidianità.
A Palermo, sono in molti a chiamarlo l’angelo dei poveri: un uomo che a 26 anni abbandona una vita agiata, si allontana dalla famiglia per poi tornare abbracciando un’esistenza di fede totalmente donata al prossimo. Senza andare troppo lontano perché sente che è chiamato a portare il proprio aiuto qui nella sua città. Fratel Biagio Conte, Fondatore della 'Missione Speranza e Carità'.
Nel 2002 fratel Biagio trasforma un deposito di mezzi dell’aeronautica militare in disuso da 40 anni in via Decollati, nella ‘Cittadella del povero e della speranza’ offrendo un tetto ai più poveri tra i poveri e cercando così di far fronte, ieri come oggi, all’emergenza profughi in Sicilia.
Qualche giorno più tardi del nostro arrivo il pulmino che consegna la notte coperte e cibo alla stazione di Palermo, verrà rubato dopo aver portato un ospite in ospedale.
A diversi chilometri di distanza invece, nel quartiere san Lorenzo nella periferia di Palermo, dalla terra fiorisce un nuovo progetto. Da pochi mesi, infatti grazie all’intervento della Curia di Palermo, la Comunità occupa un nuovo spazio a Villa Florio dove consente ai suoi ‘fratelli’ - qui tutti si chiamano così a vicenda - di lavorare la terra e i suoi prodotti vengono donati alle famiglie più bisognose della città. Come ci racconta fratel Shabbà, di origine ungherese, con un passato sulla strada ci racconta ma che ha ritrovato una vita di fede grazie a fratel Biagio.
POST: 'Fratel Biagio, una vita per i poveri'